New York e Niagara falls

Viaggio a New York e Niagara falls
Ottobre 2009
Sono anni che il mio amico italocanadese Enrico mi invita a trascorrere una settimana da lui, nelle vicinanze di Toronto . Siccome la destinazioni dei viaggi precedenti, mi portavano a sorvolare quei posti senza poter fare scalo, ho preso la decisione di fargli un'improvvisata. All'arrivo a Toronto, la prima sorpresa, erano parecchi anni che non ci vedevamo, e così è capitato che non mi ha riconosciuto.... per fortuna che la mia memoria, ha sopperito a quella lacuna... Rivedere la signora Elvira, è stato emozionante. I miei ricordi da adolescente, sono di colpo riaffiorati...in un attimo ci sono venute alla mente le serate passate a "spogliare le mazzocche" (frutti del granoturco) e quando il fortunato incappava in quella dai chicchi scuri... aveva il diritto di poter dare un bacio alla ragazza cui faceva il filo.... (a me, capitava di rado....) Il pranzo in mio onore, a base di un piatto tipico italiano: la porchetta, ed è stato subito festa con tutti i componenti della famiglia. Anche perchè, sono incappato nel giorno del compleanno...del "padrone di casa". Nei giorni successivi, Enrico, mi ha accompagnato a visitare la comunità italiana. Anche quì tutti felici di rivedere "lu paesan". Immancabile una visita in limousine alle cascate del Niagara, con relativa sosta al locale casinò , dove, dopo aver perso qualche dollaro, ci siamo rifatti con una cena loculliana al gran buffet,.. con vista mozzafiato sulle cascate. Avere una distanza di "solo" a 700 km da New York, è stata una tentazione, tale da indurre Elvira a telefonare alle sue cugine che abitano negli states, per dir loro dei nostri propositi. Una "passeggiata" di 8 ore di macchina, et voilà, siamo arrivati in New Yersey. Le cugine di Elvira, sono originarie di Basilico, quindi mi hanno visto nascere,. Sono partite che io avevo 5 anni. Troppo poco però, perchè mi ricordassi di loro. Sono bastati pochi minuti per mettermi a mio agio, anche perchè, ci aspettavano e di conseguenza, avevano preparato una cena (italiana) coi fiocchi, cui abbiamo reso onore.... Anticipando i miei programmi, di una visita di New York, si erano provviste di biglietti di entrata per l'Empire State Building, e la statua della libertà, così la mattina dopo, di buonora, si fa rotta per il centro della metropoli. L'impatto con la "grande mela" è stato a dir poco scioccante. La città forse più multietnica del mondo, un crogiolo di razze, ben amalgamate, con quei grattaceli da capogiro e quel traffico caotico e rumoroso, era li, davanti a me, che chiedeva solo di essere "esplorata".... La visione dall'ottantaseiesimo piano dell'Empire... è davvero emozionante, anche perchè, guardando a sud, verso il ponte di Ferrazzano, in direzione del centro della "Town"... si notava l'enorme "buco" lasciato dal crollo delle Twin Tower. Insomma due giorni a girare tra le meraviglie contemporanee, sono passati in un battito d'ali. Tanto che mi sono fatto "estorcere"con piacere la promessa di una nuova visita. é stato davvero bello rivedere persone, i cui ricordi, vuoi il tempo, vuoi la lontananza, avevano contribuito a dissolvere, ma è bastato un niente, per riattivare la memoria, e poter rievocare i bei tempi andati. Arrivederci America...